La fibra

Elogio della fibra

La fibra sta prepotentemente tornando protagonista nella nostra alimentazione: se ne sente parlare ovunque, perfino molti dei prodotti industriali portano ormai la dicitura “ricchi di fibra”. Ma che cos’è la fibra? Da un punto di vista chimico, la fibra è costituita principalmente (ma non solo) da carboidrati complessi ma carboidrati molto poco assorbibili. Fra quelli maggiormente presenti nella fibra ricordiamo la CELLULOSA, EMICELLULOSA E PECTINA1. I carboidrati sono delle molecole chiamate polimeri, ovvero sono come delle lunghe collane costituite da moltissime perle chiamate monomeri. Nello specifico, l’unico monomero di cui i carboidrati sono costituiti è il glucosio. Sia la cellulosa che l’amido per esempio sono polisaccaridi costituiti soltanto da lunghe catene di glucosio, con ma ciò che rende queste molecole diverse è il tipo di legame che unisce fra loro le singole molecole di glucosio.

Questa sottile differenza fa sì che cellulosa e amido abbiano funzioni diverse sia nella pianta, da cui essi provengono (l’amido serve da riserva energetica, mentre la cellulosa ha una funzione di tipo strutturale) sia nell’alimentazione umana. Nel tratto gastro-intestinale dell’uomo sono infatti presenti delle strutture proteiche, chiamate enzimi, specificatamente adibite alla scissione dell’amido nelle proprie perle di glucosio, che così può essere assorbito. L’uomo (a differenza degli erbivori stretti) manca invece degli enzimi necessari alla digestione della cellulosa, che così rimane intera lungo tutto il suo percorso nell’apparato digerente. La cellulosa, come gli altri carboidrati e componenti presenti nella fibra, è dunque indigeribile. Il nostro organismo non è in grado di divedere le componenti che formano la fibra nelle sue molecole essenziali, che quindi non vengono assorbite. La fibra per la maggior parte non può essere digerita e assorbita. Ma se non possiamo sfruttare i nutrienti di cui è composta, quali sono i benefici della fibra sull’organismo?
Prima di tutto, non è completamente vero che nessuno sfrutta la fibra all’interno del nostro corpo; anche se le cellule che formano i nostro tessuti non possono usufruire di questa sostanza, ve ne sono altre dalle quali invece viene molto utilizzata, ovvero i batteri che vivono nel nostro intestino (flora batterica intestinale). Nel corso della vita il nostro intestino, sterile alla nascita, viene progressivamente colonizzato da questi organismi, di cui si stima esistano più di 1000 specie, fra le quali ricordiamo i famosi lattobacilli, e che nel nostro corpo pare siano più di 100 trilioni (miliardi di miliardi), circa 10 volte di più delle cellule che formano tutto il nostro organismo2. Insomma, sono davvero tanti. La maggior parte di questi batteri poi si trova nel colon, ovvero la parte finale del nostro intestino, e questo perché tale area presenta tutta una serie di condizioni che si rivelano ottimali per la crescita di questi organismi. La presenza di questi batteri nel nostro intestino è molto importante, in quanto, insieme al sistema immunitario, essi prevengono l’infezione del tratto gastrointestinale da parte di batteri “nemici”, ovvero che potrebbero essere dannosi3. Questi batteri buoni poi sono in grado di produrre alcune vitamine, amminoacidi, e di mantenere in buone condizioni la mucosa intestinale, così da favorire la digestione e poi l’assorbimento dei vari nutrienti. Il mantenimento della flora batterica intestinale è dunque di fondamentale importanza per il nostro organismo.

Carta di identità della fibra
10 caratteristiche che la qualificano superverde

1. NUTRE LA FLORA BATTERICA BUONA
2. CONTRASTA LA CRESCITA DEI BATTERI CATTIVI
3. TRATTIENE ACQUA NEL COLON
4. PRODUCE BUTIRRATI E SUCCINATI ( molecole antitumorali)
5. LIMITA L’ASSORBIMENTO DEGLI ZUCCHERI
6. AIUTA LA REGOLARITA’ INTESTINALE
7. SAZIA VELOCEMENTE PER RESTARE IN LINEA
8. REGOLA LA GLICEMIA e IL COLESTEROLO
9. E’ UN CIBO PREZIOSO PER LA SALUTE DEL COLON
10. SI TROVA IN ABBONDANZA NELLE VERDURE DI STAGIONE